Taranto Redenta: “Sì allo sport non all’inquinamento”. Avviata una petizione popolare
Il comitato cittadino “Taranto Redenta”, con la condivisione dell’ A.S.D. “Delfini Jonici’, l’Ass. Touch Rugby “Delfini erranti”, il “Rotaract club Taranto”, il G.S. “Delfino Taranto”, l’A.S. “L’Amico Taranto”, l’A.S.D. Atletica Grottaglie, l’A.S. Taras Team, l’A.I.O, l’A.S. Mediterraneo Village, l’A.S.D. Romatletica, l’U.N.S.I. – sez. di Taranto, lo scorso 22 e 23 maggio, ha avuto l’onore di accogliere l’ex primatista del mondo e campione olimpico Pietro Mennea.
Nella circostanza, tra l’altro, il campione ha visitato I’unico impianto sportivo pubblico di Taranto denominato “Campo Scuola”, che si trova da oltre un decennio in condizioni di trascuratezza alquanto scandalose. Casualmente dalla stampa qualche giorno fa si è venuto a sapere che il suddetto impianto sportivo non sarà più ristrutturato con i fondi faticosamente stanziati dalla Giunta Comunale.
Si apprende che sarà, invece, la Cementir, una fra le più “ingombranti” industrie presenti nel Comune di Taranto, a rifare solo la pista, in cambio del cosiddetto “raddoppio” della stessa e con la conseguente possibilità di aumento dell’inquinamento. Operazione che si attuerà attraverso un’ “acrobazia finanziaria” chiamata Royalty o Compensazione.
Da normali cittadini, impegnati socialmente, non comprendiamo il principio secondo il quale per far inquinare di meno un’industria bisogna potenziarla. Forse oggi la stessa Cementir inquina piu del dovuto? Secondo questa logica, fatte le dovute proporzioni, si potrebbe chiedere il “raddoppio” dell’Ilva, per farla inquinare di meno ed in cambio chiedere il rifacimento di tutta la città.
Lo sport, che dovrebbe educare al rispetto della dignità della vita umana, ai valori del bene comune e della società, al rispetto dell’ambiente e del mondo che ci circonda, potrebbe diventare causa di ulteriori danni alla salute dei cittadini. Il comitato “Taranto Redenta”, inoltre, ha più volte suggerito all’Amministrazione Comunale, in particolare all’assessore allo Sport, varie possibilità e progetti per reperire fondi, a livello europeo, nazionale e regionale, oltre all’eventuale contributo spontaneo dei commercianti locali e cittadini.
Chi pratica lo sport, a queste condizioni non ci sta! Vogliamo lo sport, ma non vogliamo I’inquinamento e non vogliamo svendere la nostra dignità di popolo al primo offerente! Per questi motivi, attraverso questa sottoscrizione, ci appelliamo alla sensibilità umana del sindaco e dell’assessore allo Sport, anche nella loro veste di medici, chiedendo un incontro chiarificatore su questi oscuri aspetti e rappresentare i problemi vissuti da chi pratica lo sport a Taranto.
Un nuovo impianto con otto corsie (presente nella nostra regione solo a Bari), ad esempio, sarebbe di stimolo per una nuova cultura sportiva che possa contagiare anche altri ambiti sociali, come e soprattutto quelli economici, occupazionali, turistici e fieristici. Per queste motivazioni profonde, fin da ora, chiediamo al sindaco che il nuovo impianto polifunzionale al quartiere Salinella (che si auspica non costruito/ristrutturato in cambio del potenziamento delle “scomode” industrie locali), venga intitolato e dedicato al “Beato Giovanni Paolo II – l’Atleta di Dio”, esempio di moralità, anche sportiva, per tutta I’umanità. Si potrà contattare il comitato attraverso il suo sito www.tarantoredenta.it.
Comunicato stampa sottoscritto da Antonio Ciavarelli, coordinatore del comitato cittadino “Taranto Redenta”
In alto alcune immagini che attestano le condizioni pietose in cui versa il Campo Scuola