Fusti radioattivi a Statte, primi passi verso la bonifica
TARANTO – Il comitato Legamjonici comunica che dopo un’assidua azione di sollecitazione nei confronti del Comune di Statte e dell’Asl di Taranto, ha ottenuto un primo risultato nella vicenda riguardante i fusti contenenti materiale radioattivo stoccati da anni all’interno di capannoni in prossimità del centro abitato del Comune di Statte.
Dopo aver rilevato l’esistenza di finanziamenti stanziati nel 2008 e destinati alla Cemerad ma dirottati verso altre operazioni, il comitato Legamjonici con l’intento di fare chiarezza sulla vicenda ha messo in atto una vera e propria azione di pressione finalizzata alla risoluzione di una problematica che preoccupa da tempo i cittadini di Statte. Nel corso dell’inchiesta Legamjonici ha constatato che l’avvio della bonifica attendeva l’autorizzazione dell’Asl per la nomina di un esperto in radioprotezione necessario anche nella fase di caratterizzazione del contenuto dei fusti.
Il comitato ha cosi incontrato un funzionario Asl al fine di sollecitare l’ufficio di competenza a firmare l’autorizzazione. Dopo numerose telefonate effettuate all’ufficio Ecologia del Comune di Statte per avere notizie in merito, infine si è appreso che persino il Sindaco di Statte si era mosso per sollecitare la Asl. Il 30 agosto, dopo aver incontrato l’assessore Chiarelli per il rilascio del documento attestante l’avvenuta autorizzazione da parte della Asl di Taranto (anche se con notevole ritardo dall’invio della richiesta da parte del Comune di Statte che ricordiamo risale a giugno del 2011), il comitato ha chiesto delucidazioni sui prossimi passi.
Dalla prossima settimana si dovrebbe avviare una nuova fase che include anche l’apertura di una gara d’appalto per l’attribuzione di 1.500.000 euro stanziati per la caratterizzazione dei fusti. Il comitato continuerà a seguire la vicenda che cosi entra in una fase molto delicata e decisiva, alla quale seguirà la ricerca di nuovi finanziamenti per la bonifica definitiva, nella speranza che questi finanziamenti non prendano altre strade.