Cozze contaminate, l’on. Zamparutti presenta un’interrogazione parlamentare
Elisabetta Zamparutti, deputato radicale del Pd, ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla contaminazione dei mitili del primo seno del Mar Piccolo. Riportiamo di seguito il testo integrale.
Al Ministro dell’Agricoltura e della Pesca
Al Ministro della Salute
Al Ministro dell’Ambiente
Al Ministro della Salute
Al Ministro dell’Ambiente
Premesso che:
il 22 luglio, l’Asl di Taranto con l’ordinanza 1989 ha vietato la pesca e la vendita dei mitili allevati nel golfo interno della città – il Mar Piccolo – dopo il ritrovamento al loro interno di tracce troppo elevate di composti altamente tossici come Pcb (policlorobifenili) e diossine;
il 25 luglio, si è riunito un tavolo tecnico, che ha preso atto della situazione;
secondo analisi condotte dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo è infatti emersa una contaminazione da PCB-Diossine pari a 10,5 picogrammi;
già nel mese di gennaio u. s, analisi effettuate dal fondo antidiossina rilevarono una presenza di PCB e Diossine superiore ai limiti previsti dalla legge;
in particolare le analisi di Fabio Matacchiera e Alessandro Marescotti rivelavano 13,5 picogrammi di PCB e Diossine nelle cozze pescate sui fondali, a fronte di un limite di 8 picogrammi;
come si legge nell’articolo a firma Maurizio Bolognetti “Riva, le cozze tarantine e il pasticcio vendoliano”(http://www.statoquotidiano.it/28/07/2011/riva-le-cozze-tarantine-e-il-pasticciovendoliano/53713/), il Ministro interrogato aveva dato rassicurazioni sul fatto che si escludevano “rischi per la salute dei consumatori”, mentre per la Confcommercio le cozze di Taranto erano sane e non c’era rischio contaminazione” e perchè i mitili sono al riparo dal rischio di contaminazione, in quanto allevati in sospensione e che le cozze cattive sono solo quelle proibite prelevate sui fondali;
il 13 gennaio, intervenivano anche gli assessori della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, assessore all’Ambiente e Tommaso Fiore, assessore alla Sanità, con parole rassicuranti;
in un’intervista pubblicata sul sito Galileo (http://www.galileonet.it/articles/4e2eb29972b7ab4b1600005f)
la dottoressa Catherine Leclercq, nota ricercatrice e responsabile del programma di “Sorveglianza del rischio alimentare” presso l’Inram(Istituto Nazionale per la ricerca sugli alimenti e la nutrizione) sostiene che i PCB sono sostanze cancerogene per l’essere umano anche se assunte in piccolissime quantità e che inoltre, i Pcb sono interferenti endocrini (vedi Galileo: Infertilità, attenti all’inquinamento), cioè si comportano come se fossero ormoni;
nell’intervista si legge inoltre che “in Europa, per quanto riguarda le diossine e i Pcb diossina-simili, il livello di inquinamento è sceso a partire dagli anni Settanta, in seguito all’adozione di una serie di provvedimenti speciali. Gli allarmi sono diventati più frequenti anche perché la trasmissione dell’informazione è sempre più efficace, e il sistema di allerta rapida ci permette di essere messi al corrente di situazioni anomale che si verificano in qualsiasi paese dell’Unione. Un fatto molto positivo per la tutela della salute dei consumatori, perché possiamo far ritirare immediatamente dal commercio i prodotti alimentari potenzialmente dannosi”;
si chiede di sapere:
sulla base di quali elementi il Ministro Fazio abbia escluso, nel gennaio 2011, rischi per la salute dei consumatori, nonostante i valori di diossine e i Pcb riscontrate nei mitili
quali iniziative si intendo assumere a tutela della salute dei consumatori a fronte della nuova emergenza mitili a Taranto;
di quali informazioni disponga il Governo in merito alle cause dell’innalzamento dei valori di diossine e i Pcb riscontrate nei mitili e quali conseguenti provvedimenti si intendono adottare per evitare il ripetersi di simili fenomeni;
se e come il Governo intenda assicurare piena informazione sulla situazione sanitaria/alimentare/ambientale di Taranto affinché sia sempre più efficace e rapido il sistema di allerta.