San Raffaele del Mediterraneo, lunedì parlerà Vendola (ma non a Taranto)
Lunedì prossimo il governatore Vendola parlerà del San Raffaele del Mediterraneo, l’ospedale che dovrebbe sorgere (a questo punto il condizionale è d’obbligo) sul territorio ionico. La conferenza stampa, fissata per le ore 12, si terrà al terzo piano del palazzo della Presidenza a Bari (Lungomare Nazario Sauro 33). E’ quanto riferisce il sito della Regione Puglia. Non viene specificato altro. L’attesa per quanto dirà il presidente Vendola è forte. Alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno visto l’impero di don Verzè al centro di un vero e proprio ciclone, è cresciuto il fronte di chi guarda al progetto del nuovo ospedale con particolare sospetto.
Scriveva Lello Parise su “La Repubblica” pochi giorni fa: «Con i chiari di luna che rimbalzano dalla Lombardia, la realizzazione di un ospedale (500 posti letto, 1.200 fra medici e paramedici) al quartiere Paolo VI e i primi 60 milioni di euro già depositati sul conto di Banca Intesa, la tesoreria di lungomare Nazario Sauro, alimenta più di una domanda. Una, soprattutto: è il caso di avventurarsi in un’azione economico-finanziaria che appare tanto affascinante quanto rischiosa? Con soldi pubblici, peraltro: non meno di 120 milioni».
Strenuo difensore del progetto continua ad essere l’assessore regionale al Bilancio Michele Pelillo, che gioca la carta della rassicurazione: «La grave situazione del San Raffaele non c’entra niente con questo progetto. Avverrà esclusivamente un trasferimento di conoscenze, in Puglia, da una delle migliori strutture medico-scientifiche del mondo». Intanto, però, molti (da destra a sinistra) pretendono chiarimenti: il Pdl, esponenti del Pd come il sindaco di Bari Emiliano e Antonio Maniglio, l’Udc, le organizzazioni sindacali. Dubbi vengono sollevati anche da una parte della società civile tarantina, che non si è fatta incantare dai numeri della grande opera. Lunedì, quindi, Vendola dirà la sua. Peccato, però, che non voglia farlo a Taranto, la città che in questo momento ha più bisogno di spiegazioni.
Alessandra Congedo