Marescotti entra così nei dettagli della sua scoperta: «La delibera prende in considerazione 13 controdeduzioni dell’Ilva sull’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale). Fino a ora si è detto che erano state rigettate tutte dalla Regione e che la delibera regionale aveva posto dei “paletti”. Ma purtroppo non è così. Altro che “paletti”: in 2 casi su 13 la Regione accoglie le controdeduzioni ILVA. Ed ecco i due regali all’Ilva offerti dalla Regione in una delibera che si presenta di non facile lettura per i contenuti tecnici e per i rinvii al Parere Istruttorio Conclusivo dell’AIA. Il primo regalo è sul campionamento in continuo della diossina, ossia su quel sistema che consentirebbe di controllare 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno le emissioni di diossina dal camino E312 dell’Ilva. Cosa dice la Regione? Sul campionamento continuo dice, all’unisono con Ilva, che bisogna attendere le risultanze del tavolo tecnico romano. E che quindi “appare ragionevole” che il campionamento continuo non sia una prescrizione perentoria. Va notato che il tavolo tecnico sul campionamento continuo non si è ancora mai riunito. E va notato che una delle poche cose valide contenute del Parere Istruttorio Conclusivo per l’AIA era proprio l’adozione del campionamento in continuo “senza se e senza ma”. Ora invece i tempi si allungano e invece di vederlo subito in funzione questo strumento passerà al vaglio dei puristi della tecnologia che perderanno mesi e mesi in discussioni invece di montarlo subito e farlo funzionare.
Il secondo “regalo” della regione all’Ilva è sulle cokerie. Una delle pochissime prescrizioni “positive” comparse nel Parere Istruttorio Conclusivo dell’AIA (versione finale 2011) era l’obbligo di dotare i camini della cokerie di sistemi di abbattimento degli inquinanti. L’Ilva si era opposta. Che fa la Regione? Invece di rigettare le obiezioni dell’azienda la Regione ne accoglie le riserve e riconosce che l’aspetto “debba essere opportunamente approfondito”. In questo momento i camini delle cokerie non hanno alcun sistema di abbattimento degli inquinanti, nonostante tutti possono vedere a occhio nudo il fumo nero che fuoriesce. Questo modo di procedere della Regione si presta a valutazioni non certo positive. La Regione ha fatto finta di coinvolgere le associazioni ma poi ha gestito tutto da sola a porte chiuse. Ed ecco i risultati: pessimi».
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