Il Comitato provinciale Legamjonici, a seguito di segnalazioni e richieste provenienti da alcuni cittadini di Statte, preoccupati per lo stato di abbandono del sito ex Cemerad, ha ritenuto doveroso occuparsi dell’annosa questione della bonifica dei fusti contenenti materiale radioattivo pericoloso. Ormai da tempo quei fusti, accatastati in capannoni pericolanti, in condizioni inaccettabili per la pubblica sicurezza, attendono un intervento d’urgenza da parte delle autorità competenti, mai, di fatto, intervenute a causa della persistente carenza di risorse finanziarie.
Ci risulta però che la delibera Cipe n. 35/05 (triennio 2005-2008) aveva previsto il finanziamento di euro 3.700.000 per la bonifica del sito ex Cemerad, cifra poi ‘dirottata’ verso altri interventi individuati in accordo con le Amministrazioni provinciali, tra cui quello relativo al completamento della bonifica del sito ex Matra. La Giunta regionale, infatti, con deliberazione del 28/11/2008, riprogrammava gli interventi di bonifica, dell’area industriale ex Cemerad di Statte per queste ragioni: ‘A causa della particolare natura di rifiuto radioattivo e delle procedure stabilite dal D.lgs 230/95, l’intervento non garantiva il rispetto della tempistica fissata al 31/12/2008’. Eppure la situazione di assoluta pericolosità del sito, che quindi richiedeva interventi immediati, era ampiamente nota già dal lontano 2003. Perché quei finanziamenti non sono stati utilizzati per la caratterizzazione e bonifica di almeno una parte dei fusti? Chi è responsabile di questi ritardi?
Dopo oltre due anni, nel corso dei quali la situazione si è aggravata, solo nell’aprile 2011 il Comune di Statte, in via d’urgenza, affida allo studio associato Romanazzi-Boscia con sede in Bari, l’incarico di progettazione esecutiva, nonché il coordinamento in fase di esecuzione del progetto di bonifica, al costo lordo di 50.544 euro. Il contratto di appalto viene sottoscritto il 16 maggio 2011, ma si verifica un nuovo imprevisto: l’ing. Romanazzi il 6 giugno 2011 fa sapere al Comune di Statte di attendere la definizione delle procedure di caratterizzazione dei rifiuti radioattivi presenti nell’area, da parte dell’esperto incaricato dal Comune, per poter completare il progetto di bonifica. Per questo motivo i termini di consegna del progetto definitivo, comunque mai pervenuto al Comune di Statte, vengono sospesi. L’assessore Chiarelli del settore Ecologia del Comune di Statte, ci ha assicurato che la nomina del tecnico esperto incaricato dal Comune avverrà nei ‘prossimi giorni’. L’esperto, accanto ad Arpa, Prefettura e tutti gli organi competenti, visionerà il contenuto dei fusti.
La situazione è grave. Attualmente il numero dei fusti contenenti rifiuti radioattivi non è ancora certo e non è noto se il loro preoccupante deterioramento abbia determinato lo sversamento di liquami pericolosi all’esterno dei contenitori. Ancora tempi incerti dunque per la bonifica del sito ex Cemerad, in piu’ occasioni rinviata. Ci auguriamo, pertanto, che si possa giungere al piu’ presto alla definitiva soluzione di questo grave problema che rappresenta ormai da diversi anni un ulteriore attentato all’incolumità pubblica, già pesantemente minacciata. Naturalmente questo comitato vigilerà sulla vicenda.
Daniela Spera (responsabile del comitato provinciale Legamjonici)
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