Better Life Index: l’Italia si ferma al 24° posto

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Better Life Index: un indice per misurare il livello di benessere in 34 Paesi. E’ la novità presentata oggi dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). Il sitema prende in considerazione 20 diversi indicatori in 11 categorie come stipendio, ambiente, educazione e salute. I grafici sul livello di benessere nei 34 paesi dell’OCSE possono essere consultati direttamente online sul sito http://www.oecdbetterlifeindex.org/. Per chi conosce l’inglese sarà un gioco da ragazzi entrare nei dettagli di ogni singolo Stato e soddisfare ogni curiosità.

Per quanto riguarda l’Italia, solo il 54% della popolazione si ritiene soddisfatto, con giudizi negativi soprattutto per i parametri relativi a salute, occupazione ed educazione.  Il nostro Paese si ferma  al 24° posto, piazzandosi alle spalle della Repubblica Ceca e subito prima della Polonia e della Corea. Unico dato positivo nel Bel Paese sembrerebbero essere le condizioni economiche delle famiglie: un reddito medio disponibile di 24.383 dollari (nel 2008) superiore alla media Ocse, anche se ancora siamo lontani dai cittadini del Lussemburgo, al primo posto con 44mila dollari.

Le cose vanno piuttosto male in base ad altri indicatori: l’occupazione è debole (solo 57% della popolazione attiva), e chi un lavoro ce l’ha di solito è impegnato in misura piu’ alta rispetto alla media Ocse (1773 ore annue). E se si guarda alle donne, impossibile conciliare carriera e famiglia: appena il 49% di mamme lavora dopo che il figlio ha raggiunto l’età scolare.

A stentare è anche la partecipazione civile (solo il 34% dice di avere aiutato un estraneo nell’ultimo mese), mentre dilaga la sfiducia nelle istituzioni. Il sistema scolastico delude e l’ambiente preoccupa a causa dell’allarmante livello di polveri sottili nell’aria. Infine, la percezione dell’insicurezza che risulta piuttosto alta (35%, contro il 26% della media Ocse).

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