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Ecosentinella avvista sversamento di liquami in Mar Grande

La cronaca dell’avvistamento arriva dall’ing. Biagio De Marzo, presidente di AltaMarea. Il merito della scoperta è di un’ecosentinella doc.

TARANTO – A spasso di buon ora sul Lungomare per una boccata d’aria. Sono poco più delle 8 di domenica. Un’ecosentinella di AltaMarea sente una puzza insopportabile e vede un gran tratto di mare torbido in corrispondenza della terza discesa a mare, in corrispondenza di via C. Giovinazzi. Scende e tra gli scogli individua una grossa fuoriuscita di liquido torbido e puzzolente proveniente da uno scarico AQP; lo sa perché l’anno scorso segnalò un analogo incidente e il suocero, vecchio capoperaio dell’AQP, gli descrisse com’era fatta la rete fognaria in quel tratto di Lungomare. Partono subito le telefonate a amici/colleghi, Vigili Urbani, ARPA Puglia, ASL/Dipartimento prevenzione, Guardia di Finanza.

E’ domenica, occorre, quindi, un po’ di tempo perché arrivino le giuste persone interessate: quasi subito arriva la pattuglia dei Vigili Urbani guidata da un’ufficialessa che, fatto un accurato sopralluogo, conferma telefonicamente agli interessati l’inconveniente segnalato dal cittadino e si attiva per quanto di sua competenza in attesa che arrivino i tecnici specifici. I cittadini  presenti avvertono stampa e TV locali di quanto sta avvenendo. Verso le 11 arriva un operaio della ditta di appalto AQP e dice che è “tutto a posto, ha smosso manualmente il galleggiante bloccato e la pompa è ripartita”. Dopo un po’ si vede che l’efflusso di liquido diminuisce sensibilmente ma non si arresta del tutto. Nel frattempo arriva anche la pattuglia della Guardia di Finanza che anch’essa ha allertato ARPA ed ASL.

Passa ancora un po’ di tempo e arrivano due ispettori del Dipartimento di prevenzione dell’ASL e dopo un altro po’ di tempo arriva il tecnico ARPA attrezzato per il prelievo. Cosa che avviene circa quattro ore dopo che la ecosentinella si è accorta dell’inconveniente. Dopo c’è stata la redazione dei verbali che sono stati sottoscritti anche da due rappresentanti di AltaMarea ai quali i “pubblici ufficiali” assicurano che, per prassi, i verbali saranno inoltrati anche alla Magistratura. Il tutto termina alle 13, dopo che gli ecologisti presenti fanno rilevare che dallo scarico continua ad uscire liquido. Vale la pena sottolineare che sia i Vigili Urbani che i cittadini presenti hanno constatato le condizioni indescrivibili in cui si trova l’ultimo tratto della scarpata sottoposta al Lungomare.

Condizioni assolutamente indegne per una città che aspira ad incrementare il turismo ma poi lascia che uno dei più bei lungomari del mondo sia sfregiato dall’incuria delle amministrazioni pubbliche e dall’inciviltà di alcuni cittadini. Si è constatata anche l’imprudenza di un genitore che ha fatto fare il bagno a una bambina di pochi anni,  dove ci risulta che è vietato fare il bagno, divieto peraltro poco segnalato. Insomma i guai non sono solo quelli procurati da AQP, che deve essere debitamente sanzionata e deve assolutamente provvedere con soluzioni tecniche, che sicuramente esistono già, per impedire che simili guai si ripetano.

AltaMarea desidera dare atto della sensibilità dimostrata dall’assessore Sebastiano Romeo che, allertato, ha voluto rendersi conto di persona di quanto è accaduto. Egli ha promesso di organizzare un sopralluogo sulla “passeggiata a mare” insieme al vice sindaco Cataldino per rendersi conto di persona delle condizioni indecorose ed estremamente pericolose per l’incolumità di quanti si avventurano su quella “passeggiata a mare” e farsi quindi promotori di tempestivi ed efficaci provvedimenti.

Aspettiamo di conoscere i risultati delle analisi, ma non potremo sapere quanti inquinanti sono arrivati effettivamente in mare per due ragioni: il campione è stato prelevato circa due ore dopo che lo scarico a mare era visibilmente cambiato in qualità e quantità; non si sa da quanto tempo il liquame puzzolente arrivava a mare prima che l’ecosentinella se ne accorgesse.

Beffa finale: quella brava ecosentinella, lasciata la macchina in sosta senza ticket in orario non gravato da ticket perché doveva andare via subito, nel trambusto dell’intervento per tutelare un bene pubblico, si è scordato della macchina e quando è andato a riprenderla l’ha ritrovata gravata, giustamente, della sanzione per omesso pagamento del ticket di sosta. Pagherà la multa e continuerà a vigilare, come dovrebbe fare ogni cittadino che ha senso civico.

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