Ilva, Fiom: “Serve intervento dello Stato attraverso la Cassa depositi e prestiti”
TARANTO – “In questo momento solo un intervento transitorio dello Stato attraverso la Cassa depositi e prestiti, unito all’impiego del miliardo e 200mila euro sequestrato alla famiglia Riva per l’ambientalizzazione dell’Ilva, ed un piano industriale valido che possa ricollocare lo stabilimento sul mercato, possono salvare la fabbrica di Taranto ed i suoi lavoratori”. Lo ha detto a proposito dell’Ilva di Taranto, Rosario Rappa, segretario nazionale della Fiom Cgil, parlando oggi pomeriggio in piazza Immacolata nel centro di Taranto a conclusione della giornata di mobilitazione e di sciopero indetta dal sindacato contro il Jobs act e la riforma del lavoro del Governo Renzi. Mobilitazione che precede quella indetta dalla Cgil per il 25 ottobre a Roma. (AGI)