“Riso patate e cozze 2.0”: a Taranto vince la tradizione che guarda al presente

cozza 1TARANTO –  “Riso patate e cozze 2.0”: è il nome del piatto che ha conquistato la prima tappa del “Festival della cucina con la cozza tarantina”. L’autore di questa interessante riproposizione del più noto piatto tradizionale è Giuseppe Galli, giovane chef della Masseria La Grande Quercia di San Basilio – Mottola (Ta).

Sul podio anche Gaetano Minervini del ristorante “L’affresco” di Isernia con i “Cannoli alle cozze tarantine su vellutata di ceci con lamelle di tartufo molisano” , e Angelo Dellicarpini dell’hotel “Dora” di Pozzilli (Isernia) con lo “Sformatino di verza con ripieno di cous cous su vellutata di zucca” . In gara, alla Tenuta Montefusco di San Giorgio Jonico,  altri quattro cuochi provenienti da tutta Italia che si sono misurati con il prodotto tipico della cucina tarantina al fine di valorizzarne il sapore e l’originalità.

cozza 3Per il “Festival della cucina con la cozza Tarantina”, tornato dopo cinque anni di sosta, l’obiettivo è stato centrato: gli ospiti della serata, chiamati a giudicare le pietanze servite, hanno condiviso con entusiasmo lo spirito dell’iniziativa fortemente voluta dal Centro di Cultura “Renoir” e dal suo presidente, cav. Cosimo Lardiello.

La cozza tarantina ha riconquistato la scena dimostrando di potersi adattare anche agli abbinamenti più estrosi senza perdere le sue peculiarità. E’ un bel segnale di vitalità per un prodotto che ha vissuto anni difficili a causa dell’inquinamento che ha costretto i mitilicoltori ad emigrare dal primo seno del mar Piccolo nel secondo seno e in mar Grande. Ma la cozza non può essere associata solo ai veleni industriali. Quella che arriva sulle tavole dei consumatori è sottoposta a rigidi controlli che ne garantiscono la salubrità. Motivo per cui, oggi più che mai, deve rappresentare il simbolo della riscossa tarantina a livello nazionale.

cozza 4Tra i commissari che ieri sera hanno giudicato le opere degli chef, erano presenti Salvatore Catapano, corrispondente RAI – TGR, Francesco Persiani per Telenorba, il direttore di Tarantobuonasera, Enzo Ferrari, Francesca Ciura del Quotidiano, Alessandra Congedo, direttore di inchiostroverde.it, nonché numerosi operatori del settore dell’informazione locale e nazionale.

Diversi gli imprenditori del territorio che hanno manifestato interesse nei confronti dell’evento del “Renoir”. Tra questi hanno partecipato in qualità di giurati Domenico Castria, della Castria Vini S.r.l., Vincenzo Scialpi, titolare del marchio Daddy & Son, Gianfranco Paciolla, titolare della Tenuta Montefusco di San Giorgio Jonico (TA) nonché gli amministratori dell’ittica CESARINO S.r.l. La serata è stata condotta da Angelo Caputo, di Studio 100 TV.  Dopo la tappa di ieri, sono previsti altri appuntamenti in riva allo Jonio e in altre città italiane. Il programma si annuncia ricco fino al mese di maggio. E il 12 marzo, il Festival si trasferisce nella provincia di Isernia dov’è prevista la partecipazione di 250 ospiti.

Be the first to comment on "“Riso patate e cozze 2.0”: a Taranto vince la tradizione che guarda al presente"

Tinggalkan komentar